
Questa recensione del film-documentario “Domani” (“Demain”, film francese del 2015 di Cyril Dion e Mélanie Laurent) è liberamente tratta dall’articolo di Cristiano Bottone su TransitionItalia.
Il film
L’impianto del film è molto classico, un piccolo gruppo di “cinematografari” prende coscienza della situazione globale, dei rischi che stiamo correndo, della pesante ipoteca sul futuro e decide di raccontare tutto al mondo. Cyril Dion riesce a coinvolgere anche Mélanie Laurent (forse ve la ricordate in “Bastardi Senza Gloria” di Tarantino) e con altri 4 compagni si mettono a girare il mondo in cerca di esempi e risposte.
Fin qui nulla di particolarmente originale, ma in realtà il film riesce nel compito non semplice di fare emergere una spiegazione sistemica e suggerisce soluzioni davvero poco ideologiche. Anche il livello della produzione, pensando al budget disponibile, è alto. La colonna sonora è quasi interamente composta da Fredrica Stahl ed è davvero efficace. Belle e gradevoli fotografia e montaggio che fanno perdonare qualche comprensibile falla tecnica qui e là.
Il documentario si sviluppa attorno a un dialogo fuoricampo tra Cyril e Mélanie che, passaggio dopo passaggio, dipanano i problemi e provano a individuare possibili risposte già presenti nel mondo reale.
Dopo un primo attacco dedicato al “come ci siamo ridotti” o se volete al “cosa abbiamo combinato fin qui”, si sviluppano cinque capitoli tematici ben collegati tra loro, Agricoltura, Energia, Economia, Democrazia ed Educazione. Il filo logico è ben costruito e per niente scontato.
Demain riesce magicamente a conservare uno straordinario equilibrio tra profondità e drammaticità degli argomenti, leggerezza e prospettiva positiva delle soluzioni. In questo è fortemente ispirato all’approccio transizionista e bisogna davvero congratularsi con gli autori perché sappiamo bene che la navigazione tra baratro e speranza non è un esercizio banale.
Ottimo nel complesso
Nell’insieme una vera ventata di energia adatta ad un pubblico molto ampio. Questo documentario può essere visto tutto d’un fiato o utilizzato in pillole per attività di training e formazione. Certo che tutto assieme ha un effetto ottimo, non fa concessioni particolari a visioni ingenuamente ottimistiche, ma al contempo trasmette l’idea che tutto quello che serve si può fare. Lo fa in un modo razionale ed emozionale, e alla fine della visione il pubblico non riesce a non applaudire. Insomma, da vedere e far vedere. Bravi.
(“Domani” è uscito nelle sale italiane nell’ottobre del 2016. Se avete notizia che arrivi in qualche cinema della nostra città… fatecelo sapere, mi raccomando!)